Le colline ricoperte dai boschi, le vallate nascoste, le stradine sinuose lungo le aree fluviali dell'entroterra istriano; sono tutte floride zone di raccolta del tartufo istriano. A favorire tale abbondanza di codesto raro tubero epigeo dall’odore intenso e dal sapore particolare, sono soprattutto le ideali condizioni microclimatiche che regnano in queste terre.
I tartufi sono noti già dai tempi più remoti, quando venivano apprezzati dagli imperatori romani, più tardi nei secoli dai monarchi austroungarici, mentre oggi sono la prelibatezza preferita degli estimatori della gastronomia istriana. Dato che questo particolare tubero cresce fino a 30 cm sotto terra, per scovare l’afrodisiaco famoso in tutto il mondo servono dei cani da tartufo ben addestrati.
Sono molteplici le specie di tartufo presenti in Istria, di cui soltanto nove sono commestibili. Tra di esse primeggia il Tuber magnatum Pico altresì il pregiato tartufo bianco, il Tuber melanosporum Vittadini ossia il pregiato tartufo nero oltre al Tuber aestivum, e al Tuber brumale, rispettivamente il tartufo estivo e quello invernale. I tartufi sono l'apice della gastronomia istriana, specialmente se abbinati ai piatti tradizionali, dagli antipasti fino ai dessert.
Il meglio dei tartufi istriani vi attende negli ottimi ristoranti e nelle konobe di Parenzo che vi conquisteranno con le loro prelibatezze.
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